Molino Rossetto: quando la mission è una strategia vincente.

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Molino Rossetto, azienda di Pontelongo (PD), ad oggi è tra le protagoniste nel mercato delle farine e preparati speciali. Il motivo? Ha reso rivoluzionario un prodotto comune come la farina. Da tempo l’azienda è impegnata sul fronte della sostenibilità. Ne sono un esempio il ricorso alle energie rinnovabili per soddisfare il proprio fabbisogno energetico, l’impegno di utilizzare per tutti i packaging Molino Rossetto carta FSC e PEFC, ovvero proveniente da foreste gestite in maniera responsabile, l’obiettivo di utilizzare per tutti gli imballaggi secondari carta riciclata e l’invito ai fornitori di produrre una puntuale autovalutazione delle proprie performance.
L’azienda ha scommesso su una nuova soluzione di packaging delle con confezioni brik con tappo dosatore, accompagnata da una campagna pubblicitaria che quest’anno ha previsto una pianificazione sulle principali testate e del settore b2b largo consumo.

“Quello in cui crediamo è tutto qui dentro”. Headline di impatto, che con immediatezza introduce il tema chiave su cui si basa l’intera campagna: i valori che da sempre guidano l’operato dell’azienda, dall’innovazione alla qualità, dalla lotta agli sprechi alla responsabilità aziendale, dalla trasparenza alla praticità.
Un packaging che è anche un manifesto di valori, una dichiarazione di intenti di responsabilità nei confronti dei consumatori. In un mercato non così facile da innovare quello delle farine, ecco che propone un packaging con un approccio etico coerente con l’identità e la mission dell’azienda.
Il visual decoupage ha l’obiettivo di catturare l’attenzione del lettore, stimolarne la curiosità e spingerlo alla lettura della body copy che accompagna i diversi claim, contribuendo in tal modo a differenziare Molino Rossetto dai competitor e generare notorietà di marca.
Una famiglia di mugnai che crede nel binomio tradizione-innovazione con l’obiettivo di dare valore alla farina ottenuta con grano di qualità 100% italiano.
Un’idea moderna, pratica, sostenibile, vincente.
Un prodotto presentato in modo unico.
Per saperne di più abbiamo intervistato l’Amministratore Delegato di Molino Rossetto, Chiara Rossetto.

 

Il vostro posizionamento è “Molino Rossetto. Mugnai dal 1760”. Ce lo può spiegare? Come fate a trasmetterlo e mantenerlo?
Quando ho cominciato a rivolgermi alla grande distribuzione per proporre le nostre farine e preparati ho voluto immediatamente differenziare il nostro brand dai competitor, realizzando delle confezioni accattivanti, che si distinguessero dall’offerta “classica” e che fossero facilmente riconoscibili. Questo approccio ci ha premiato, contribuendo a creare notorietà di marca. Al contempo, però, ho sempre voluto valorizzare la grande tradizione mugnaia della nostra famiglia, sia perché ne vado fortemente orgogliosa sia perché contribuisce a trasmettere la solidità della nostra azienda e la sua competenza nel settore. A seguito di un importante lavoro di ricerca, siamo risaliti addirittura all’anno 1760, con Angelo di Sebastiano Rossetto possidente mugnaio. Da allora, ben 7 generazioni si sono alternate alla guida dell’azienda e ne abbiamo già un’ottava fortemente motivata e pronta a portare i propri contributi.

E visto che il consumatore è sempre più curioso e interessato anche a questi aspetti dei brand, che infatti ormai rappresentano davvero un valore aggiunto, abbiamo deciso di valorizzare la nostra storia sulla nostra nuova linea – unica in Italia – di farine in brik, dando risalto alle tappe principali attraverso una timeline posta sul lato della confezione.

 

Quale strategia di marketing e comunicazione state attuando e quali sono le vostre prospettive future?
Sono diversi gli strumenti che utilizziamo per aumentare la nostra notorietà di marca e far conoscere i nostri prodotti. Oltre ad un’attività continuativa di ufficio stampa e relazioni pubbliche verso il nostro target media di riferimento – costituito sia da testate consumer che da quelle trade e dalle specializzate del nostro settore, senza dimenticare la stampa locale del nostro territorio di appartenenza – da qualche anno abbiamo implementato un’attività di pianificazione adv. In una prima fase abbiamo lavorato su un messaggio istituzionale, mentre ora protagonista è la nostra nuova linea di farine in brik, su cui puntiamo molto, tanto che presto sarà oggetto di un progetto dedicato. Ovviamente presidiamo anche i social, soprattutto Facebook ed Instagram, che sono ormai diventati uno strumento fondamentale per dialogare in maniera snella e diretta con i nostri consumatori offrendo loro consigli e risolvendo dubbi. Collaboriamo inoltre con scuole di cucina, in modo da far testare i nostri prodotti soprattutto agli heavy users, e partecipiamo a tavole rotonde e incontri di approfondimento con stakeholder di riferimento in cui molto spesso veniamo chiamati a raccontare la nostra case history.

Come si fa a comunicare tutto questo?
Cerchiamo di essere coordinati su tutti i canali che utilizziamo e di essere sempre lineari e trasparenti nel comunicare i nostri valori, che infatti sono protagonisti anche della nostra ultima campagna di comunicazione, insieme al brik che li sintetizza tutti.

“Quello in cui crediamo è tutto qui dentro”. C’è una connessione con il vostro posizionamento di marca?
“Quello in cui crediamo è tutto qui dentro” è l’headline che abbiamo scelto per la nostra nuova campagna dedicata ai brik, poiché è in grado di tradurre con immediatezza non solo le caratteristiche di questa nuova confezione, ed i motivi per cui l’abbiamo scelta, ma più in generale i valori che da sempre guidano l’operato dell’azienda, dall’innovazione alla qualità, dalla lotta agli sprechi alla responsabilità aziendale, dalla trasparenza alla praticità, ognuno dei quali viene esplicitato da una bodycopy ad hoc.

 

Chi è Chiara Rossetto

Donna, mamma di tre figli, imprenditrice. Sono tante le anime di Chiara Rossetto, “creativa delle farine” che, insieme al fratello Paolo, guida Molino Rossetto, l’azienda di famiglia. Settima generazione di una stirpe indissolubilmente legata a questo mondo, subito dopo gli studi è entrata in azienda, supportando il padre in produzione e la madre in ufficio, con l’ incarico di sviluppare la presenza in grande distribuzione, canale che oggi rappresenta un’importante fetta del fatturato.

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